Aggiornamento del 03 Aprile 2013
LE REAZIONI:
Dopo la
pubblicazione del nostro dossier, abbiamo
potuto assistere alle reazioni dei Commissari e degli altri
personaggi più o meno coinvolti.
La Prof.ssa Saitta Daniela
risponde a nome dei Commissari (gli altri sono Avv. Francesca Pace e
Dott. Gianluca Vidal) in diversi tempi e modalità:
1) Tramite le pagine del quotidiano locale “La
Nazione” di Arezzo per
chiarire quello che secondo loro è un equivoco sul tema
“in attesa del malloppo” a San Marino e sulle date in cui
la Saitta stessa poteva comprarsi gli immobili.
2) Con un
documento
che precisa la data di acquisto dell'immobile intestato al figlio
e mostrando le proprie dichiarazioni dei redditi;
4) Solo
successivamente la stessa Commissaria tiene
particolarmente a smentire una email che sembra riguardare un
episodio corruttivo con il Procuratore Reggente di Arezzo Dott.
Roberto Rossi.
Il Magistrato Cosmo Crolla commenta
tramite la Nazione che dopo la dichiarazione di insolvenza la sua
funzione è quasi inesistente (anche se autorizza qualsiasi
atto, ma ne parleremo in un'altra puntata a lui dedicata).
Infine il Procuratore Reggente, a capo
temporaneamente della Procura della Repubblica di Arezzo, Roberto
Rossi sostiene che sono tutte falsità, documenti inventati e
costruiti ad arte per danneggiarlo evocando fantomatici “poteri
forti” (sic!). Addirittura si spinge ben oltre asserendo che è
tutto palesemente falso e denuncia i pochi giornali locali che hanno
pubblicato link ai nostri siti. Insomma un'operazione di epurazione
volta a zittire la stampa con la nenache tanto velata minaccia di
serie ritorsioni a chi voglia continuare l'opera di informazione tesa
a scoperchiare il pentolone di una vicenda piena di punti
interrogativi di zone oscure.
Il suddetto articolo pubblicato
sulla cronaca locale del quotidiano La Nazione e firmato dal
giornalista Salvatore Mannino, non è presente sull'edizione
online percui potete prenderne visionequi.
RIFLESSIONI:
A questo punto della vicenda abbiamo maturato delle riflessioni che vogliamo condividere con chi abbia ancora la pazienza e la voglia di seguire la nostra triste vicenda.
1) Incredibilmente nella sua accorata auto
difesa la Prof.ssa Saitta Daniela
non smentisce le molteplici e gravissime azioni di depauperamento per
circa 200 milioni della società da lei congiuntamente
amministrata, al contrario ammette che le perizie ci sono nei termini
da noi esposti ma erano troppo alte!
Questa motivazione e'
assolutamente da rispedire al mittente poiché se questo fosse
il principio da seguire gli stessi Commissari potevano stabilire un
prezzo di vendita dell'asset Eutelia senza ricorrere a perizie
redatte da ben retribuiti Periti! Infatti, se il prezzo di vendita lo
poteva determinare la stessa Saitta perché incaricare
(ovviamente a pagamento) ben 2 periti ed un advisor (Deloitte) di
effettuare le valutazioni? Ovviamente è sotto gli occhi di
tutti quanto sia risibile tale giustificazione mentre è
altrettanto ben evidente, documenti alla mano, quanto i Commissari si
siano adoperati al fine di influenzare ad ogni costo l'entità
della valutazione infischiandosene delle vite, le nostre, legate
proprio a quella cessione.
2) La Prof.ssa Saitta Daniela è
al centro di un altro capitolo che rimane avvolto nella nebbia più
fitta: l'acquisto di ben 3 immobili nell'anno successivo il
Commissariamento di Eutelia. Non che abbia grande peso per noi
puntualizzare che gli immobili erano 2 e che uno era stato acquistato
precedentemente. Tuttavia la Saitta si affretta a precisare come
l'acquisto di un immobile pagato 240.000 euro in “regalie”
(contanti), che il figlio minorenne avrebbe ricevuto da nonni e
genitori (regali di Natale e Compleanno?), sia avvenuto nel 2004 e
non nel 2011. Questa puntualizzazione, dichiarazioni dei redditi alla
mano pubblicati dalla stessa Saitta, in realtà ci induce a
rafforzare il nostro dubbio sulla provenienza di tali sussidi poiché
i genitori del fortunato ragazzo nel 2005 dichiaravano assieme molto
meno di 240.000 euro di reddito! L'origine illecita di tali soldi
andrebbe ovviamente segnalata alla competente autorità
finanziaria che dovrebbe indagare al fine di determinare con certezza
da dove provengano realmente tutte quelle regalie visto che dagli
atti risulta anche un altro immobile, questa volta intestato alla
figlia.
3) Nella sua fantasiosa memoria difensiva la
Prof.ssa Saitta “farfuglia” una storia incredibile
secondo la quale i Commissari, tutti insieme appassionatamente, vanno
a San Marino in gran segreto garantendosi bene che nessuna notizia di
tale viaggio sia riportata ai dipendenti, per indagare su Eva Landi
sulla base di una segnalazione anonima, dimenticandosi però di
dirci la stessa Saitta cosa ha realmente trovato a San Marino!
Nell'allegato pubblicato a suo tempo c'è infatti un lungo
elenco di bonifici, per centinaia di migliaia di euro, fatti a favore
di se medesimo da parte del liquidatore Kallis Kallis proprio su un
conto aperto presso una banca sammarinese ed è proprio con
quest'ultimo che i Commissari si ritrovano a San Marino in gran
segreto ! Forse per spartirsi realmente il malloppo come
la Saitta stessa dice?
3) La
Prof.ssa Saitta Daniela nella sua sperticata auto difesa dedica
un intero documento per cercare di dimostrare che una email, da
noi definita semplicemente “sospetta” sul suo rapporto
con il Procuratore reggente Roberto Rossi, sia falsa. Per dimostrare
tale circostanza produce una serie di motivazioni così
ridicole che non avrebbero bisogno di precisazioni. La stessa si
affanna a sostenere che non aveva alcun iPhone all'epoca ed allega
una fattura di acquisto in data successiva. Una fattura di acquisto
non è certo una gran prova perché può aver
comprato altri mille iPhone prima di quella, ma la cosa è
utile, puzza e parecchio:
- questa ulteriore giustificazione
appare solo dopo alcuni giorni, dalle prime convulse reazioni e
sembra proprio frutto di un “coordinamento” successivo
tra le parti in causa;
- in effetti il Procuratore Reggente
Roberto Rossi inizialmene era
stato vago sulle pagine della cronaca locale de “La Nazione”,
ma dopo la giustificazione della Saitta sull'email che lo riguarda,
attacca in modo deciso il contenuto del nostro dossier dichiarandolo
palesemente falso oltre che costruito ad arte per danneggiare lui.
Denuncia i pochi coraggiosi giornalisti che hanno pubblicato i link
al nostro dossier anche se ormai perfettamente rintracciabile tramite
Google!
Il Procuratore Reggente
Rossi Roberto è il PM che ha
condotto le indagini sulla famigerata gestione Landi, colui che ci ha
aiutati a scoperchiare il coperchio su una gestione ritenuta
fallimentare e per la quale alcuni dei Landi hanno già
patteggiato pene pesanti mentre altri sono tuttora sotto processo.
E'
una persona sulla cui onorabilità non avevamo mai avuto alcun
dubbio, ha preso le parti dei lavoratori quando ci fu l'opportunità
di costituirci parte civile contro i Landi ed ha concretamente tolto
di mano ai padroni-ladroni la società Eutelia. E' stato per
noi il simbolo della giustizia e della legalità qualcuno che
aveva a cuore le nostri sorti non solo a parole come tanti
politicanti, ma nei fatti!
Avremmo voluto mandare il dossier
direttamente a lui affinché procedesse per la strada maestra
con una formale inchiesta di sicuro successo, ma avevamo quel piccolo
tarlo dell'email e degli amichevoli rapporti con la Saitta. Ne
abbiamo discusso lungamente ed alla fine l'idea che ha prevalso è
stata quella di pubblicare tutto ed attendere le reazioni per un paio
di settimane.
Avevamo sinceramente
sperato di vedere da parte di Rossi, una immediata e doverosa
apertura d'inchiesta sull'operato dei Commissari e la loro
sospensione in attesa del completamente delle indagini, ma..... nulla
di tutto questo, anzi il Procuratore Reggente Roberto Rossi difende i
Commissari-Truffatori e
mette a tacere la stampa denunciando i giornalisti che hanno
parlato del nostro dossier!!!!
A questo punto, dalla necessaria sintesi
dell'iniziale pubblicazione, passiamo alla dimostrazione dettagliata
dei singoli eventi “criminali”. Come sempre alleghiamo il
documento integrale di prova ad ogni singola affermazione. I dettagli
sono volutamente numerosi per togliere ogni dubbio sulla veridicità
di quanto riportiamo.
LA TRUFFA GIACOMINI/SAITTA
(RUBATI 9 MILIONI DI EURO)
Ricordiamo
che la Famiglia Giacomini era debitrice di 16 milioni di Euro verso
Eutelia e che i Commissari Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca
Vidal hanno ridotto tale debito a 7 Milioni senza alcun valido motivo
se non quello di un ritorno economico personale. Vediamo come si
arriva a questa colossale truffa (ma sempre piccolissima rispetto
alla vendita a Cloud Italia del ramo tlc che
analizzeremo meglio prossimamente).
La
collega Giuseppina Chiriaco con una email, illustra
ai Commissari l'entità del debito e le operazioni legali
svolte in passato e tese al recupero dello stesso . Erano stati fatti
vari pignoramenti conservativi su immobili ed altri pignoramenti
erano in corso sulle quote societarie oggetto della vendita.
A
Febbraio 2011 compare
una prima email da un “Avvocato d'affari” Francesco
Sardegna che sollecita una risposta all'Avv. Navarra legale dei
Giacomini su tale pratica.
Dopo alcuni giorni lo stesso Avvocato
Francesco Sardegna riprende
i contatti con la Saitta Daniela informandola che il Dott.
Trampolini sta preparando una perizia a sostegno dell'accordo.
Trampolini è il commercialista di fiducia della famiglia
Giacomini da 15 anni e che faccia una perizia a favore dei Giacomini
ci pare scontato.
Il 27 aprile 2011, il collega Bonarini Daniele degli Affari Legali relaziona la Saitta sullo stato delle attività di recupero passate all'Avvocato Mellaro (incaricato da Eutelia per il recupero credito) ed allega un dettagliato resoconto. In effetti l'Avv. Mellaro sembra aver continuato a lavorare positivamente al recupero del credito.
Il 15 Luglio 2011 l'Avv. Benedetta Navarra
legale dei Giacomini, anticipa
al Commissario Daniela Saitta la risposta che
sta inviando all'Avv. Mellaro (legale Eutelia)
con un allegato. Già da questa email si comprende la
confidenza esistente tra le due donne che si danno appuntamento per
parlare direttamente escludendo l'Avv. Mellaro che è la vera
interfaccia ufficiale.
Il 01 Agosto 2011 compare di nuovo l'Avv. Francesco Sardegna che inoltra al Commissario Daniela Saitta l'offerta in allegato che i Giacomini intendono inviare. Sardegna gira una email ricevuta dall'Avv. Benedetta Navarra che a quanto pare lavora in stretta simbiosi con lui in questo affare. Mellaro il legale di Eutelia rimane, inspiegabilmente, sempre all'oscuro.
Il 02 Agosto 2011 il Commissario Saitta Daniela
conferma
la ricezione e pronta a rispondere a tale missiva.
Il 03
Agosto 2011 l'Avv. Francesco Sardegna è sul pezzo e sollecita
una risposta all'Avv. Benedetta Navarra (legale Giacomini),
fortunatamente il Commissario Daniela Saitta ha già parlato
con la Navarra e
lo conferma via email.
Il 04 Agosto l'Avv. Mellaro
inconsapevole che è già tutto organizzato alle sue
spalle, inoltra
l'offerta formale dei Giacomini per una riduzione del debito da
pagare in 10 comode rate annuali
con un allegato. Ovviamente l'offerta è la stessa
anticipata dal'Avv. Benedetta Navarra alla Daniela Saitta quindi non
è una grossa sorpresa almeno per la Saitta.
Passano le ferie di Agosto ed ecco che il 07 Settembre 2011 in seguito alla relazione di Mellaro, Vidal esprime preoccupazione che qualcuno dei Landi (forse perché ancora sono gli azionisti della società) possano contestare tale importante sconto-truffa.
Il 12 Settembre 2011 L'Avv. Francesco Sardegna
chiede al Commissario Saitta Daniela un appuntamento “informale”
in compagnia dell'Avv. Benedetta Navarra (legale Giacomini).
L'avvocato Mellaro continua ad essere tenuto alla larga da tutte
queste “riunioni” carbonare.
Il Commissario
Saitta Daniela non pare molto preoccupata di quanto sostiene l'altro
Commissario Gianluca Vidal e il 12 Settembre 2011
fissa un appuntamento presso il proprio studio con il losco
Avvocato d'Affari Francesco Sardegna e l'Avv. Benedetta Navarra sua
grande amica e per l'occasione anche legale dei Giacomini.
(Francesco
Sardegna non è nuovo a questi intecci di affari infatti
comparirà anche nella futura puntata sulla vendita a Cloud
Italia del ramo Tlc Eutelia).
I personaggi si vedono il giorno 14
Settembre 2011 alle 18 di sera.
Il 24 Settembre 2011 l'Avv. Benedetta Navarra (legale dei Giacomini) cerca con urgenza il Commissario Saitta Daniela che continua ad operare alle spalle dell'Avv. Mellaro di Eutelia.
Il 26 Settembre 2011 di nuovo la Benedetta Navarra contatta in modo amichevole la “Carissima” Saitta Daniela sul tema assemblea per gestire il “valente Avvocato”(Mellaro) che continua ad operare al meglio (per l'azienda ma non per i commissari) per il recupero.
Il 27 Settembre l'Avv. Navarra chiede
aiuto al Commissario Daniela Saitta, per limitare le diffide che
l'Avv. Mellaro di Eutelia giustamente invia ai Giacomini a tutela del
credito Eutelia.
Il 28 Settembre 2011 l'Avv. Benedetta Navarra e il Commissario Daniela Saitta, si contattano telefonicamente per rivedersi sul tema Giacomini.
Siamo al 05 Ottobre 2011 ed ecco un
probabile episodio di corruzione, l'Avv.
Benedetta Navarra offre
10.000 euro per conto di Trampolini (commercialista della
famiglia Giacomini) dopo aver fatto grandi complimenti al Commissario
Daniela Saitta. La Saitta accetta prontamente.
Su questo
argomento la Prof.ssa Saitta Daniela potrebbe anche chiarirci
direttamente se questi 10.000 euro se li è messi in tasca Lei
o se magari sono nella versione firmata dell'accordo a favore di
Eutelia (noi non ne abbiamo trovato traccia).
La Saitta ricambia
felicemente i complimenti alla Benedetta Navarra.
Il 6 Ottobre 2011 ricompare l'Avv. Sardegna per far incontrare il commercialista della famiglia Giacomini e la Daniela Saitta. Probabilmente la Saitta deve anche concordare la sua personale parte economica, altrimenti ci sarebbe andata assieme a Mellaro piuttosto che da sola. Trampolini è noto per essere il commercialista che segue la famiglia Giacomini da 15 anni ed è probabilmente la persona più indicata per trattare il lauto compenso che non dubitiamo sarà girato. (San Marino è a due passi da Perugia e come sappiamo i Commissari vanno ogni tanto da quelle parti in gran segreto).
Finalmente il 13 Ottobre 2011 la Navarra
anticipa l'offerta di ristrutturazione del debito dei Giacomini
alla sua amica Saitta con
un allegato.
Dopo poche ore Mellaro re-inoltra
l'offerta formale ricevuta sempre dall'Avv. Navarra ed identico
allegato
a quello di cui sopra ovviamente.
Finalmente la Daniela Saitta
informa gli altri Commissari che si occupa lei della vicenda.
La
Saitta però si accorge di qualcosa che non va e si affretta a
comunicare all'Avv. Navarra di
aggiustare la canalizzazione dei canoni di locazione prima che
“qualcun altro sollevi il problema”.
Il 17 Ottobre
2011 l'Avv. Mellaro inoltra
una nuova offerta ricevuta dall'Avv. Benedetta Navarra ovviamente
con allegata
la correzione indicata dalla Daniela Saitta in gran segreto.
Adesso che gli accordi sono fatti occorre farsi approvare la transazione dal Giudice Delegato e dal Comitato di Sorveglianza del Ministero. Ovviamente entrambi intendono avere le coperture per l'approvazione ed i Commissari chiedono una perizia all'Avv. Mellaro sulla possibilità di recupare il credito con mezzi forzosi. Ovviamente la perizia dice che 7 milioni a fronte degli originari 16 vanno bene, peccato che sia ben difforme dalle precedenti relazioni del Mellaro e che i Giacomini siano soci di maggioranza del nuovo operatore mobile BIP Mobile con oltre 100 milioni di investimenti pubblicamente dichiarati e quindi indiscutibilmente e pubblicamente solvibili!
Il Commissario Gianluca Vidal discute con i colleghi di come in realtà i 7 milioni siano pagati in 10 anni e e quindi a voler essere esatti il valore reale è molto minore inserendo interessi e coefficienti di rischio incasso.
Sempre Gianluca Vidal però chiede minori condizionali sulla perizia di Mellaro che lo stesso ha precisato essere basata sui dati forniti dagli stessi Giacomini, “sennò al Mise (Ministero Sviluppo Economico) ci fanno nuovi”.
Siamo ormai al 15 Dicembre e l'Avv. Mellaro
sollecita riscontro sull'accordo che
allega, dietro sollecito del legale dei Giacomini.
L'accordo
è approvato dal Giudice Delegato e dal Comitato di
Sorveglianza nominato dal MISE (Ministero Sviluppo Economico) e
si va tutti al cocktail offerto dall'Avv. Benedetta Navarra
(ovviamente a spese dei lavoratori!).
I
GIACOMINI RUBANO 9 MILIONI (meno i compensi ai Commissari-Truffatori)
ed i lavoratori ricevono la Cassa Integrazione a spese dello Stato
Italiano.
Finito? Non proprio....
Tra la Saitta ed un
altro commercialista, tale Enrico Barone, girano delle email
contenenti un file “appunto_eutelia.doc”. Enrico Barone
collabora su varie procedure amministrative coatte con la Prof.ssa
Daniela Saitta ed in questo appunto ci sono i capi di accusa alla
nota banda di padroni-truffatori Landi & C.
Eccole qua nelle
varie revisioni:
Email
1 ed allegato
Email
2 ed allegato
Email
3 ed allegato
Email
4 ed allegato
Saitta
Daniela e Barone Enrico preparano questo documento per il Procuratore
Reggente Roberto Rossi, nulla di anomalo pensiamo noi.
Ma poi
leggiamo come i Commissari sostengano che i precedenti amministratori
(Landi & C.) hanno “distratto” i 16 milioni di euro
non pagati appunto dalla famiglia Giacomini:
“del
reato previsto e punito dagli articoli 110 c.p., 216 comma 1, n. 1,
219 comma 1 e comma 2, n. 1 e 223, comma 1 del R.D. 16 marzo 1942 n.
267, per avere, nella rispettive
qualità, con lo scopo di recare pregiudizio ai creditori,
distratto attivi per la somma
complessiva di € 16.287.284,80,
pari al corrispettivo, che alla data odierna non risulta essere stato
pagato, delle cessioni effettuate da Eutelia di quote della
partecipazione One Italia S.p.A.
in favore, rispettivamente, di:
12 Invest S.r.l. per € 675.843,84 in data 02/02/2007;
Fabio Valente per € 346.440,96 in data 02/02/2007;
Walter Giacomini per € 4.954.475,00 in data 28/09/2007;
Leonardo.it S.r.l. per € 5.356.050,00 in data 28/09/2007;
Karma S.r.l. per € 4.954.475,00 in data
28/09/2007 (cfr. pagg. 91 - 96 della relazione ex art. 33).”
In pratica Commissari fanno dire pubblicamente a
Rossi che gli amministratori di Eutelia hanno fatto sparire 16
milioni di euro, mentre i bravi Commissari intendono schermarsi
affermando di essere stati cosi bravi da recuperarne addirittura 7 e
pagati dal debitore Famiglia Giacomini in comode rate decennali
sostenendo ancora una volta che tanto non avrebbero potuto pagare di
piu'!
Se non fosse emerso il nostro dossier gli sarebbe andata
liscia come mille altre volte!
Resta alquanto misterioso e
a dir poco incomprensibile il comportamento del Procuratore Reggente
Roberto Rossi che utilizza i capi d'imputazione formulati da altri
percui:
1) o anche Rossi fa parte del sodalizio criminale a
pieno titolo;
2) oppure è un ignaro strumento manipolato
dai malvagi Commissari.
Nella seconda delle ipotesi ci pare ancora di più inspiegabile perché non si affretti a denunciare tutto questo schifo ma al contrario si esponga personalmente a giustificare comportamenti evidentemente gravissimi.
Nell'auspicio che questa triste vicenda prenda spazio anche sulle cronache nazionali vista la gravità della situazione e nonostante il silenzio assordante del sindacato, noi continueremo a denunciare le nefandezze di questa cupola del malaffare fino a quando gli stessi Commissari lasceranno le loro comode e salatissime poltrone e piena luce verrà fatta sulla tristissima vicenda Eutelia di cui noi dipendenti insieme alle nostre famiglie siamo le uniche vittime.
Certo, saranno coinvolte altre persone, altri avvocati,commercialisti,periti,professori e magistrati di altre Procure, ma sarà utile a dimostrare che è tutto vero ed a ripulire un po' di questa schifosa parte di mondo......
Alla prossima puntata........